Corso Agenti 2024

Un programma formativo unico, destinato agli agenti di commercio nel settore vitivinicolo, che si propone di rivoluzionare il modo in cui avviene la vendita. Con una durata di un’intera giornata, il corso verrà offerto in diverse zone d’Italia, assicurando così una copertura ampia e una partecipazione facilitata per i migliori 20/25 agenti di vendita del settore.

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Puntata 08

Excellence Informa 08 – Novità fiscali nella Legge di Bilancio 2024

In questo video introduciamo e analizziamo tutte le novità fiscali presenti nella Legge di Bilancio per il 2024.


Modena Champagne Experience 2024

Champagne Experience™ è il più importante evento italiano dedicato alle bollicine più famose del mondo.
Promosso e organizzato da Excellence srl SIDI, riunisce importatori e maison in gran parte rappresentate dagli stessi produttori francesi, presenti durante l’evento. Un’occasione unica per degustare centinaia di champagne e partecipare a Master Class con vini e relatori di altissimo livello.

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Jiu Hai Bu Gan Single Malt Sadhana vintage 2006

Sempre più in alto recitava una vecchia pubblicità!

Il marchio Jiu Hai Bu Gan si è superato, producendo un distillato, nello specifico un single malt addirittura sul tetto del mondo: per la precisione in Tibet.

Jiu Hai Bu Gan Single Malt Sadhana vintage 2006 viene distillato infatti a oltre 2500 metri slm.

Non si tratta solo di altitudine. Si tratta in primo luogo di utilizzo di materie prime locali, su tutte l’orzo tibetano, senza dimenticare l’acqua, oltre a un invecchiamento realizzato mediante una tecnica che risale a 400 anni fa.

La fase finale dell’invecchiamento viene realizzata prima in anfore di porcellana poi in botti ex bourbon o di rovere francese.

Nel caso del Sadhana vintage 2006 la prima fase in anfora si protrae addirittura per 9 anni. La fase ulteriore di maturazione in botte ha invece la durata di 4 anni.

Nessuna filtrazione o colorazione intaccano il sapore e l’aspetto di un distillato davvero unico che all’assaggio mostra un grande equilibrio sulle sensazioni di frutta secca e spezie esotiche.

In italia questo single malt di altura viene distribuito in esclusiva da Spirits & Colori.


Ruiz de Cardenas

Ruiz de Cardenas

 

Il nome dell’azienda, Ruiz de Cardenas, farebbe pensare a qualcosa di iberico. Di spagnolo in realtà c’è solo il cognome del proprietario: Gianluca Ruiz de Cardenas. Milanese di nascita, decide di fondare un’azienda, da poco entrata nel catalogo di Pellegrini, in Oltrepò Pavese.

Zona di razza che tuttavia non sempre ha saputo rispettare le aspettative -alte tanto da essere definita come la Borgogna d’Italia- di pubblico e critica.

Ruiz de Cardenas prova a invertire la rotta, grazie a una collocazione apparentemente disordinata dei vigneti, che in realtà rappresenta la sua forza.

Avere parcelle in diversi punti del territorio dell’Oltrepò, le garantisce complessità geologica e in parte climatica.

A questo si aggiunge la scelta della cantina di avere selezioni clonali di Chardonnay e Pinot Nero, che possano tradurre al meglio i differenti terroirs aziendali.

I vini che da qui derivano sono caratterizzati da un Pinot Nero vinificato in fermo (Brumano) e da 3 metodo classico.

La gamma delle ‘bolle’ di Ruiz de Cardenas è composta da un blanc de blancs (Cuvée Amronia) dal dosaggio bassissimo e dal riposo sui lieviti che non è mai inferiore ai 28 mesi, da un brut, chiamato Galanta (mix di Pinot nero e Chardonnay), e da un rosé che affina oltre 30 mesi e che mescola l’eleganza dello Chardonnay con lo spessore del Pinot Nero.


IsAquas dalla Sardegna a Visconti 43

Dalla provincia di Cagliari arriva la nuova tenuta che entra nel catalogo di Visconti 43.

La società monzese, membro di Società Excellence, inizia a distribuire in esclusiva italiana la tenuta IsAquas, firmata dalla famiglia Argiolas.

Questa tenuta di ben 49 ettari vuole sin da subito affermare con decisione la propria anima territoriale.

Lo fa attraverso due vini, diretta espressione del territorio, per altro ribaditi dall’impiego di vitigni autoctoni.

Le prime due etichette di questa realtà di Serdiana sono realizzate grazie a Vermentino e Cannonau.

Quest’ultimo cresce su terreni in prevalenza argillosi da piante che hanno fino a 20 anni di età.

In cantina il Cannonau di IsAquas viene vinificato in cemento e successivamente affinato per circa sei mesi in legno.

Il Vermentino invece è vinificato solo in acciaio, così da lasciarne intatto il vibrante patrimonio sapido.


Vendite a Bordeaux nel 2022

Nonostante la 2022 sia considerata da critica e addetti ai lavori una grande annata, a Bordeaux le vendite en primeur (i vini si pagano prima con un ipotetico grosso sconto dai négociant e poi vengono consegnati almeno un anno dopo) sono in stallo.

L’inflazione non aiuta, ma neppure il fatto che un’annata così qualitativa ha visto, per molti châteaux, l’aumento del prezzo a bottiglia, anche in maniera piuttosto consistente.

A questo va aggiunto che la 2021 non ha appassionato i grandi critici, nonostante possa vantare un profilo gustativo da vecchio bordeaux: poco alcol, acidità sostenuta e tannino.

Gli aumenti di prezzo della 2022 che hanno coinvolto diversi top châteaux, stanno avendo flessioni. Emblematico il caso di Château Angelus, aumentato en primeur del 40% e poi già sceso nel mercato secondario di un 6%.

Controtendenza invece per Cheval Blanc: lo château diretto da Pierre Lurton nonostante un aumento di poco superiore al 20% su base annua, nel 2022 e nonostante i punteggi altissimi di gran parte della critica, ha visto una riduzione del 23% sulla stima dei prezzi ipotizzata dagli operatori di settore.

Il quadro generale delle vendite dei vini di Bordeaux – ma anche le altre zone del vino francese non sono esenti da perplessità – non è roseo.

Che fare per dipanarsi in queste situazioni, continuando comunque ad acquistare i vini di Bordeaux? Dedicarsi ai piccoli châteaux, da anni ormai sempre più performanti a livello produttivo.

Non si tratta solo di qualità. Sostenere con gli acquisti i piccoli châteaux li aiuterà a sostenere le perdite probabilmente subite dal calo di vendite degli ultimi anni, solitamente meglio assorbibili dai grandi châteaux.

Questo aiuterà i piccoli a rimanere indipendenti, assicurando ai collezionisti prezzi accessibili e alta qualità.

Nel corso degli anni sempre più châteaux hanno visto elevare i propri vini al rango di vini da investimento.

Gli esempi non mancano sia sulla riva sinistra (Durfort Vivens, Haut Bailly ecc.) sia su quella opposta (Ausone, Pavie Macquin, molte aziende di Pomerol).

Alla peggio, come disse Gianni Agnelli quando acquistò Château Margaux, se non saranno vini da investimento ve li potrete comunque bere!


Puntata 07

Excellence Informa 07 – Sostenibilità e sviluppo aziendale. La B Corp

Nella giungla delle certificazioni etiche e sociali è facile perdersi. Cerchiamo insieme la strada migliore.


Puntata 06

Welfare aziendale tra identità e vantaggi

Dietro la parola «welfare» non c’è solo il tema dell’agevolazione fiscale ma la sfera più ampia dell’identità aziendale. Vediamo insieme perché.


Jacquesson n° 746

Siamo a quota 746 per la cuvée numerata di Jacquesson, prodotta dai fratelli Jean Hervé e Laurent Chiquet.

La n°746 esce sul mercato in versione extra brut (2 gr/litro), a seguito di ben 5 anni di affinamento cui va aggiunto un ulteriore riposo in cantina prima della commercializzazione.

Questa cuvée nasce dall’assemblaggio di vini dell’annata 2018 provenienti da parcelle collocate nei comuni di Ay, Dizy, Hautvillers, Avize, Oiry) a loro volta assemblate con vini di riserva.

Questa n°746 è stata prodotta con la volontà di cercare di focalizzare al massimo l’espressività dell’annata di riferimento, come detto la 2018.

Questa referenza, distribuita in esclusiva in Italia da Pellegrini Spa, è stata prodotta in 242012 bottiglie, 9770 magnum e 398 jeroboam.


Parusso Rovella 2020

In teoria questo è il vino che ha permesso a Marco Parusso di formare prima e perfezionare poi la sua idea di vino e dei processi produttivi che lo regolano.

Peccato, si fa per dire, che il Rovella sia un vino bianco.

Peccato nel senso che Marco Parusso è oggi un grande barolista, che ha maturato la sua idea di vino grazie a un vino bianco.

Il Rovella, prima si chiamava Bricco Rovella, nasce da vigneti, in prevalenza argillosi e insieme calcarei, collocati a fianco della cantina.

Il vitigno da cui deriva è il Sauvignon Blanc.

La vinificazione avviene in legno, solo barrique, con lungo contatto con le fecce fini.

Il risultato è un vino che sa esprimere tutte le migliori doti di finezza che potrebbe avere un Sauvignon della Loira, ma al tempo stesso propone una bella maturità gustativa, senza eccessi acidi, ma con quella verve sapida e diretta frutto, in questa 2020, di una piccola aggiunta dello stesso vino ottenuto dopo una lunga macerazione.

I vini di Marco Parusso in Italia sono distribuiti in esclusiva da Cuzziol Grandivini.


Ayala Champagne Collection 14

La Collection di Ayala si impreziosisce di una nuova creazione.

Dopo le etichette Rosé n°8 e Collection n°7 Ayala oggi lancia la nuova Collection n°14.

Come per tutte le espressioni della linea Collection si tratta di una cuvée prodotta in quantità limitata, rilasciata sul mercato solo quando, secondo l’esperienza della maison, la bottiglia è al meglio per essere assaggiata.

La Collection n°14 di Ayala nasce dai vigneti collocati in 5 villaggi classificati Grand Cru.

Caroline Latrive, alla guida dello staff di cantina della maison, ha voluto lavorare questi 5 crus in proporzioni uguali, esclusivamente ricavati da un’unica annata: 2014.

Chicca finale di questa n°14 è che la cuvée in questione è proposta in versione rosé.

Il blend che compone questo vino è frutto dell’unione del 60% di Chardonnay e del 40% di Pinot Nero, cui va aggiunto un 5% di vino rosso ottenuto dal Grand Cru di Ay.

Quali sono i 5 Grand Cru coinvolti in questa cuvée? Ay per la struttura, Chouilly per l’eleganza, Cramant per la mineralità, Mesnil-sur-Oger per la tesnsione e Verzy per il carattere rigoroso.

In Italia i prodotti di Ayala sono distribuiti in esclusiva da Meregalli


Louis Roederer Cristal Rosé 2014

Un’icona, se non il punto di riferimento tra i rosé, il Cristal rosé è uno degli champagne più desiderati, anche se mai troppo poco consumati.

Quantità prodotte e prezzo elevato tagliano già di per sé il numero di coloro che hanno potuto assaggiare questo champagne.

Sulle quotazioni legate al prezzo una delle discriminanti più decise è stata sempre l’annata impressa in etichetta.

Grandi punteggi e altrettanto elevate quotazioni di mercato hanno in passato interessato la 2005, 17,5/20 per Jancis Robinson MW e giornalista di fama mondiale. La 2007 addirittura si è guadagnata, da parte di Antonio Galloni di Vinous, un bel 97/100.

La 2014, nel momento in cui ne scriviamo, non è stata ancora punteggiata dai critici più importanti.

Tuttavia, se guardiamo all’aspetto secondo cui l’annata (2014) ha guadagnato punteggi di poco inferiori a quelli della 2013 (Wine Spectator 93/100 alla ’14 contro i 94/100 della ’13), si intuisce come il vino in questione possa rappresentare, con un prezzo similare di uscita a quello della 2013, un vino da investimento.

Quali sono i motivi? Sicuramente il prestigio della maison seguito, fattore non meno importante, dall’esclusività del prodotto, senza contare il fattore legato alla qualità del vino, qui sempre elevatissima.

Una determinata dall’utilizzo di cru importanti come Ay, Avize e Mesnil-sur-Oger. Il Cristal rosé 2014 è composto dal 55% Pinot Nero e 45% da Chardonnay, con un 19% dei vini affinati in legno.

No malolattica e dosaggio a 8 gr/litro chiudono la ‘ricetta’ di questo grande icona della bollicina rosé.

In Italia i vini di Louis Roederer sono distribuiti in esclusiva da Sagna.


Puntata 04

Excellence Informa 04 – Dedurre i costi di degustazione ed eventi

In assenza di una norma specifica che tratti l’argomento di questo tipo di costi, vediamo cosa fare per ottenerne la piena deducibilità.


Puntata 03

Excellence Informa 03 – Agevolazioni green economy

Con Federico Cambiaghi parliamo sostenibilità energetica. Cosa è necessario fare per accedere alla finanza agevolata per ristrutturare e passare al fotovoltaico o ad altre fonti rinnovabili.


Puntata 02

Excellence Informa 02 – Agevolazioni per la digitalizzazione

Con Federico Cambiaghi affrontiamo il tema delle agevolazioni per la digitalizzazione aziendale, tramite finanziamenti o contributi a fondo perduto.


Puntata 01

Excellence Informa 01 – Ottimizzazione fiscale dentro il magazzino

Anno 2022, un anno da record per distributori e produttori di vino.

Con questo video Società Excellence vi vuole fornire un contributo per la gestione e l’ottimizzazione del magazzino, specie in un epoca in cui i valori di mercato sono notevolmente cambiati.


Anteprima

Excellence Informa (anteprima) – Percorsi di approfondimento

Complessità: anche le imprese del settore wine e spirits sono coinvolte in questo turbinio che ogni giorno aumenta il suo sibilo. Società Excellence propone la sua formula di informazione sulle materie più ostiche come l’amministrazione, la fiscalità, le agevolazioni che il PNRR offre, nonché le altre notizie tecniche utili al settore.

È un contributo ispirato alla concretezza e alla semplificazione, perché ogni informazione può trasformarsi in opportunità solo se può essere praticamente tradotta nella pratica.

I destinatari sono gli attori di tutta la catena: produttori, distributori, agenti, il mondo horeca, ma anche privati e altri protagonisti di questo fantastico mondo, tutti possono cogliere le pillole che abbiamo costruito e che continueremo a proporre con un taglio molto essenziale e pratico.

Parte così Excellence Informa, questa iniziativa che i soci e tutta l’organizzazione di questo sodalizio tanto autorevole quanto originale nella sua struttura, vuole offrire per dare il proprio contributo alla crescita più ampia del mondo wine e spirits.


Les Forts de Latour 2017

L’annata 2017 del secondo vino di Château Latour in alcuni paesi, tra cui la Gran Bretagna, verrà rilasciata sul mercato questa settimana.

Il secondo vino del famoso château di Pauillac è ricavato da specifiche parcelle situate in gran parte nell’eclos (si chiama così la parte di vigneti cinti da mura).

Per la prima volta questo vino venne imbottigliato con l’annata 1966.

La differenza con il Grand Vin ovvero con il primo vino dello château? Essenzialmente Les Forts de Latour ha una percentuale più alta di Merlot (circa 40%) e un affinamento più breve e con una minor percentuale di legno nuovo.

Il vino in questione, con l’annata 2017, si è visto assegnare da Vinous, uno dei più influenti siti online di rating, un punteggio di 92/100.

La cassa di Les Forts de Latour 2017 (12 bottiglie) spunta lo stesso prezzo dell’annata 2014.

Tuttavia, la 2014 può vantare un punteggio, sempre Vinous, migliore. L’annata 2015 di Les Forts de Latour, di poco superiore nel costo totale alla 2017, risulta essere migliore rispetto al punteggio: 95/100… non male per un secondo vino.

I vini di Château Latour in Italia sono distribuiti da: Balan, Sarzi Amadé, Ghilardi Selezioni, Divinport.