Iwa è il sake che assomiglia a una cuvée de prestige di champagne. Il sake ha un processo di preparazione molto complicato non meno di quello che riporta al famoso vino francese. Il riso infatti non ha zucchero, quindi va preparato secondo una prassi molto laboriosa; per farlo tra i tanti passaggi si prepara un specie di fungo che sarà indispensabile per modificarne l’amido così da trasformarlo in zucchero. Tornando a Iwa, questo sake sarà distribuito in Italia da Meregalli, tra i fondatori di Società Excellence, può in qualche modo essere paragonato a una cuvée de prestige.
Motivo? In realtà più di uno. Il principale è che l’arte dell’assemblaggio di sake e champagne è molto simile. In entrambi i casi sono coinvolti 3 tipologie di una stessa specie, riso per l’uno e uva per l’altro. La somiglianza poi prosegue nella gestione produttiva in cui il rigore e il dettaglio fanno la differenza. Infine, chiamiamolo così l’assemblatole, e la sua sensibilità. Nel caso di Iwa la scelta è andata su Richard Geoffroy. Proprio lui ovvero il papà di alcuni, in verità parecchi, tra i migliori Dom Pérignon mai prodotti negli ultimi anni. Un uomo gentile, visionario, garbato quasi fuori dal tempo, ma da fuori di testa per quanto riguarda le capacità e il palato.
Tornando al prodotto Iwa fa riferimento al luogo in cui viene prodotto, mentre il 5 che si trova sulla bottiglia ha a che vedere con l’armonia delle proporzioni, come quelle di una stella disegnata da un bambino o come l’uomo vitruviano disegnato da Leonardo. Da consumare freddo questo sake convince per quella delicatezza floreale e fruttata (tropicale) che non cede di un passo di fronte a qualsiasi abbinamento, carne compresa.