Claude e Clos. Pronunciati in fretta le due parole sembrano, foneticamente parlando, molto simili.
E forse lo sono perché Claude oltre ad essere il fondatore di una maison di champagne molto reputata, è anche un vigneron che detiene parte di uno dei 21 Clos della Champagne; il Clos Cazals appunto (in origine chiamato Château d’Oger).
Questo piccolo ma prestigioso appezzamento cinto da mura, conta in totale su 3,70 ha.
Tornando alla maison Cazals questa prende vita sul finire dell’800, per la precisione 1897.
Oggi, sotto la guida di Delphine, sono arrivati alla 4°generazione, continuano a dedicarsi ai 10 ettari aziendali, tutti quanti coltivati esclusivamente a Chardonnay, molti dei quali per altro in zone classificate Grand Cru.
Tra gli ettari di proprietà, come detto, figurano anche quelli situati nel Clos Cazals.
Parcelle in quest’ultimo caso coltivate in regime di agricoltura biologica, perché ancora oggi, secondo Delphine, la qualità degli champagne di Cazals deriva dalla quella dei suoli. La gamma dei vini della maison, composta da 8 etichette, per la gran parte proviene dai Grand Cru di Oger e Mesnil-sur-Oger.
I dosaggi delle versioni secche non superano mai i 7 gr/litro.
Per questo gli champagne di Claude Cazals mostrano sempre grande purezza e aderenza varietale, compresa quella profonda e avvertibile vena minerale che è un po’ la firma del terroir.
Dal mese di settembre gli champagne di questa maison saranno importati in esclusiva per l’Italia da Bolis: realtà che fa capo ad Andrea Bolis, da anni membro di Excellence Sidi.
Una selezione delle etichette di Claude Cazals sarà presente alla prossima edizione di Modena Champagne Experience (20-21 ottobre).