Cerbaiona storica cantina di Montalcino distribuita da Pellegrini spa, nel 2015 aveva deciso di declassare tutto il Brunello a Rosso di Montalcino. Una scelta coraggiosa, intrapresa per altro a pochi anni dal passaggio di consegne delle proprietà, che da Diego Molinari, il pilota produttore di grandi Brunello di Montalcino, è passata a Gary Rieschel, grande appassionato americano di Brunello di Montalcino, insieme a mister Fioretti e altri soci.
Anche per questo motivo la nuova annata di Brunello di Montalcino, la favolosa 2016, è stata un elemento di grande interesse visto che la nuova proprietà non si è tirata indietro rispetto a nuove sfide come: il passaggio al biologico, la ristrutturazione di cantina e vigneti e il rinnovo delle attrezzature e, in parte, dell’approccio produttivo. Da quest’ultimo punto di vista nessuno stravolgimento, ma una fuga in avanti verso il voler ancora più dettagli per il proprio Brunello di Montalcino. Fioretti, uno dei soci, ammette come il nuovo approccio è stato persino meno interventista del solito. Questo si è tradotto nell’utilizzo di bassi livelli di solfiti, lieviti autoctoni e zero controlli di temperatura. Prima dell’imbottigliamento legno grande per due anni, solo travaso e un breve periodo in acciaio per raggiungere una migliore amalgama. Cerbaiona ha prodotto il suo Brunello di Montalcino annata 2016 in 6500 bottiglie e 600 magnum.