Nuovo ingresso a catalogo di ViteVini, per altro appena presentato all’ultima edizione della Modena Champagne Experience 2023.
Il duo di ragazzi di Genova e la loro piccola, solo per dimensioni, distribuzione, mettono a catalogo un ragazzo dal cognome importante tra gli champagne lovers.
Si tratta di Amaury Beaufort, figlio del più famoso, per ora, Jacques.
Dopo una parentesi in Borgogna (2006), ma sempre a suon di bollicine, Amaury torna in Champagne. Siamo, o meglio dire eravamo nel 2018, quando nasce la sua maison.
Avendo imparato la grande, anzi totale, importanza del terroir, Amaury dedica attenzione totale a preservare il carattere gustativo dei sui 0,88 ha.
Le vigne, in alcuni casi risalenti agli anni ’70, sono gestite in biologico, con chioma molto alta per ridurre, ad esempio, il rischio di gelate. In totale dal suo Le Jardinot à Polisy, ecco il nome della vigna, Amaury ricava, da terreni marnosi e calcarei del periodo kimmeridgiano, stessa conformazione geologica di Chablis, il ‘necessario’ per circa 7000 bottiglie.
Una nicchia che in cantina da uva si trasforma in champagne grazie a vinificazioni meticolose, con fermentazioni spontanee, no malolattiche, no filtrazioni e affinamenti in barrique e botti grandi per almeno due anni. Il risultato?
Uno champagne ricco di materia, tensione, profondità.