“Vini di grande mineralità, profonda e affascinante, che non si concedono sempre facilmente, ma che lentamente e inesorabilmente conquistano. – Le migliori 99 maison de Champagne 2014-2015. “Viticoltore della Champagne molto in vista, Benoît Lahaye, è prima di tutto un carattere deciso. Di volontà e di coraggio, ce ne vogliono per gestire i suoi 4,5 ettari di vecchie vigne (età media 40 anni) in ‘bio’ (certificato) ed esprimere i territori di Bouzy, Ambonnay, Voipreux e Tauxières fino ai minimi dettagli della vinificazione, con onestà e umiltà. Una certezza: i vini, di grande stile, ereditano gli accenti più sottili di questi settori, grazie a un dosaggio minimo. Ciò è particolarmente manifesto nella cuvée brut Nature, complessa e pura. Da non mancare il Naturessence, o l’affascinante 1998, di cui restano ancora alcune bottiglie.” – Le coup de coeur de la Revue du Vin de France, dicembre 2009 / gennaio 2010. “La stella crescente di Bouzy ha scelto di trattare il suo vigneto con piante e minerali. “Bisogna riappropriarsi della terra”, dice questo viticoltore pragmatico che una volta, adorava la meccanica e che sta imparando oggi la trazione animale. Coltiva a cavallo, per suo piacere, i suoi vigneti di Bouzy, Ambonnay e Tauxières-Mutry. Senza dosaggi che mascherano, i suoi champagne bianchi e rosati restituiscono sapori intensi di uva matura (frutta bianca allo sciroppo), e una tessitura robusta, a volte rude in gioventù ma sempre affiancata da una bolla delicata. Questi champagnes, che vanno oltre la dimensione fruttata dei pinot neri che ha fatto la leggenda del Sud della Montagna di Reims, costruiscono pazientemente una dimensione sapida superiore, quella di un grand cru.” – Les meilleurs vins de France 2015. “Questo giovane e serissimo vigneron di Bouzy pratica una viticoltura di prim’ordine per ciò che concerne il rispetto dell’ambiente, ma senza l’ingenuità di qualche suo collega che danneggia ogni anno tutto o parte dello stato sanitario della propria raccolta. I suoi vini hanno una perfetta definizione del territorio.” – Bettane & Desseauve 2013. “Un pinot noir giocato su una sapidità minerale gessosa, integrata a note fruttate e floreali solari, quasi mediterranee, che dona grande bevibilità, come nell’Essentiel o nel Naturessence, che sembra essere l’esempio di come si possano fondere in uno champagne, l’impeto minerale e la potenza del frutto.” – Le migliori 99 maison di Champagne 2012-2013.
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